Niente elezioni per gli Erasmus: i vantaggi del “non voto” all’estero

Per qualche oscuro mistero gli Erasmus italiani all’estero non possono votare alle elezioni di domenica 13 e lunedì 14 aprile.

I professori possono votare, i ricercatori pure ma gli studenti no, a meno che non tornino a casa a proprie spese. In attesa che il legislatore colmi l’ennesima regola bislacca del Belpaese, consoliamo i 16.000 studenti Erasmus di quest’anno (studente più, studente meno) con un breve elenco dei vantaggi del “non voto” dall’estero, ovvero gli aspetti ‘positivi’ che perdono insieme al diritto di voto:

  1. i dibattiti politici, ovvero la ridicola sfilata dei 18 candidati premier su rai2: un ora per ogni candidato, rigorosamente da solo, intervistato secondo l’uso italico (intervista=monologo) da 4 giornalisti non meglio identificati.
  2. il tormentone “schede elettorali stampate male”, ovvero come e perchè gli italiani non sono più in grado di fare una ‘x’ per esprimere la preferenza (naturalmente tutti tacciono sul fatto che questo sistema elettorale impedisce di scegliere il candidato preferito, lasciando ai partiti l’onore e l’onere di decidere chi andrà in parlamento).
  3. le battute da avanspettacolo, dal ‘perchè non ti sposi un milionario’ in giù.
  4. il tormentone Alitalia, ovvero piuttosto che vendere ai maledetti francesi preferiamo chiudere e andare a piedi.
  5. i manifesti elettorali e relative versioni taroccate.
  6. l’incredibile progressione delle promesse elettorali, della serie: se voti per me ti faccio milionario e/o papa e/o calciatore e/o vincitore del grande fratello, ovvero quello che vuoi in cambio di un voto (anche qui tacendo sui voti di scambio, i voti venduti a tot euro…).

Potrei anche continuare ma desisto. Io sono fortunata perchè posso esercitare il mio diritto democratico, anche se mi sto turando il naso da un mesetto sperando che questa sia l’ultima volta che vado a votare scegliendo il meno peggio.

elezioni 2008

16 commenti

  1. Questo è un grave danno soprattutto per Walterino…
    PS: ricordo che l’anno scorso la sinistra ha vinto per un pugno di voti…
    PPS: se poi non consideriamo i brogli è un’altro conto, ma tant’è…

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  2. Ho sentito parlar epiù volte della “usabilitù” delel schede elettorali. Lodevole come pensiero… Rendere facili da usare, non ambigue e accessibili e capibili da tutti, le schede elettorali, strumento del cittadino, è uan iniziativa LODEVOLE, MA…. MA…. MA….
    Sarebbe auspicabile vedere tanta foga ed impegno nel rendere usabile la Politica per prima, renderla non ambigua, facile da usare, gradevole e di facile accesso a tutti, anche la politica è uno strumento pe ril cittadino
    ho un post sul mio blog che parla dell’ “usabilità” della politica appunto
    http://antoniogrillo.wordpress.com/2008/04/06/ma-la-politica-e-usabile/

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  3. emmanuele,
    credo che per walterino andrà meglio del previsto, non so se ci sarà il temuto/sperato sorpasso: come al solito le elezioni si vincono al sud e la vedo abbastanza grigia.
    però è vero che il voto all’estero si è spostato a sinistra causa cambiamento dell’età media e delle motivazioni che spingono gli italiani a emigrare: segno dei tempi?

    antonio,
    sarebbe già tanto che il sistema politico funzionasse 🙂
    io sono disposta anche a non capirlo se i politici facessero il loro mestiere seriamente.

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  4. Era solo una questione etica Fiorella…
    Per quando degna di LODE è “strana” l’attenzione a rendere usabile accessibile e non ambiguo lo strumento del voto che porta loro consensi, e non preoccuparsi di fare lo stesso con la Politica, che ad ogni modo in un paese democratico dovrebbe essere un “alto strumento” a disposizione di qualsiasi cittadino (nell’accezione più alta del termine) per dare il proprio valore aggiunto al paese, per usufruire dei servizi etc etc etc…
    Insomma pare che ai politici ancora una volta interessano solo i voti e… nulla più! Ma quant’altro può sopravvivere una democrazia in queste condizioni? A mio avviso siamo una democrazia clinicamente morta… Colpa nostra infondo…

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  5. I miei toni non erano tanto disfattisti… ho detto clinicamente morta e non morta… Da una designer una attenzione alle sfumature è d’obligo; -)
    Tu come la vedi invece?

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  6. Fiorella, vivere in un paese dove “non capisci” cosa fa chi governa beh… non sarebbe una bella soddisfazione… Neppure capiresti se fannno bene o male!
    Ad ogni modo la questione etica vale sempre..da vivi e da morti..l’etica non muore con le azioni, i fatti o le persone… l’etica rimane…
    sta alla nostra sensibilità tenerne conto o meno;)

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  7. Antonio,
    1) io non solo capisco ma so esattamente come viene governato questo paese: per questo vorrei tanto non capire!
    la mia era una figura retorica, se non capiamo l’italiano siamo messi male 🙂

    2) non so che sfumatura dovrei vedere se il mio cervello non funziona…

    3) posso umilmente consigliarti un corso di filosofia?
    l’etica non è mica un panino che ci sopravvive, se ti sentisse la buonanima di Aristotele 😦

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  8. caspita come sei pungente.. pardon… se ti è sembrato che volessi “insultarti” o “sminuire” la tua figura … tuttaltro…

    1- hai scritto tu che hai scritto che sei “disposta a non capirlo” il modo di far politica..solo dicevo che forse se “non capisci” (non tu..ma uno qualsiasi:-)) non va bene…
    2-dovresti cogliere le sfumature della metafora usata “clinicamente morto”…
    3-Grazie pe ril consiglio provvederò..

    ah e grazie per avermi dato dell’ignorante (“se non capiamo l’italiano siamo messi male”)…

    mi dispiace che tu abbia frainteso…menomale che il mio post è ancoralì in bella vista, capibile da chi vuol capire;-)
    buona giornata Fiorella

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  9. non sapevo di avere una figura da “sminuire”, non sono tanto alta 😉

    facciamo un dizionario “Antonio-Fiorella” e “Fiorella-Antonio” altrimenti non ne usciamo vivi, o clinicamente vivi o ermeneuticamente vivi…

    comunque la mia opinione è che, a prescindere dalla volontà (dovere/necessità/possibilità) del cittadino di capire i meccanismi della politica, la politica deve fare il suo mestiere (governare nell’interesse della collettività), cosa che adesso non fa.
    Poi possiamo pure (pre)occuparci di renderla usabile ma non finchè non è in grado di raccogliere la spazzatura 😦

    buona giornata a te 🙂

    ps: certo che il post e i commenti sono ancora qui, se ‘censurassi’ nessuno si potrebbe divertire a usare/interpretare il post secondo i più svariati principi ermeneutici 😉

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  10. …beh allora viva la libera interpretazione! Ma poi non lamentarti dei politici e della spazzatura… anche quelli , a loro modo, fanno il loro dovere… questione di interpretazione Fiore’ 😉

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  11. Per politica “USABILE” intendevo qualcosa più vicina al cittadino..una cosa è usabile quando è fatta su misura pe rl’utente.. tutto qui..facile no?

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  12. per la differenza tra uso e interpretazione rimando al solito Eco, distinzione da cui discende che qui sopra si sta ‘usando’ il mio post senza interpretare un bel niente, così come la classe politica sta barbaramente usando la questione monnezza senza interpretare in alcun modo il ruolo istituzionale che le compete.

    per il futuro: è buona norma non sviare le discussioni su un blog stravolgendone completamente il senso, senza apportare contributi utili alla discussione medesima; per cui da qui in avanti non ti seguirò più.

    ogni limite ha una pazienza, niente di personale, eh 🙂

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