Sei in piena depressione post Erasmus? Scrivi un libro (ma anche due)

Girovagando su internet mentre facevo altro (come al solito) mi sono imbattuta in un libro – ma che dico ‘un’ libro: ben due libri – sull’Erasmus. Stupore? Ma anche no.
Pubblicati da case editrici minori – e quindi destinati alle cantine delle librerie più che agli scaffali delle stesse – sono un tentativo (valido?) di esorcizzare la tragica depressione post Erasmus che colpisce i giovani studenti al rientro nelle amate/odiate patrie.

L’occhio dell’Erasmus di Walter Melillo,
dato alle stampe nel lontano 2006 da Editing Edizioni (!) di Treviso e Back for good di Viviana Segantin, uscito da poco per Panda Edizioni (!).
Il primo è ambientato in Spagna e il secondo in Inghilterra; io non li ho letti e quindi non li posso consigliare (ma nemmeno sconsigliare…), però un bel link non si nega a nessuno.

Ps: perchè l’Italia ha tutte ‘ste case editrici e un numero di lettori scarsissimo? La spazzatura non è l’unica anomalia italica.

7 commenti

  1. epistola a Sgarbi .
    la regione siciliana non da i permessi per l’eolico
    a causa delle linee sature ma se supponiamo l’eolico
    che si dovrebbe fare a gela produrrebbe idrogeno
    per il polo industriale di Siracusa e Gela sarebbe un affare per
    tutti nessuno escluso : infatti il petrolchimico utilizza
    petrolio per trasformarlo in idrogeno danneggia
    operai e popolazione locale mentre l’idrogeno prodotto
    dall’eolico è ad impatto ambientale zero …
    infatti l’energia prodotta non è bruciando petrolio ma
    catturando energia dal vento ed infine trasformata per
    elettrolisi in idrogeno : elettrolisi – la reazione chimica produce
    ossigeno ed idrogeno, infine l’idrogeno bruciato viene
    trasformato in vapore d’acqua —
    per trasportare l’idrogeno basterebbe un idronodotto
    ed a realizzarlo non è un arca di scienze nè costerebbe
    una spesa eccessiva .
    aiutiamo a spezzare il clima torrido che ha distrutto un terzo delle foreste del sud .
    non bruciamo carbone o petrolio che uccidono e danneggiano un intera
    popolazione e gli stessi operai che vi lavorano per non parlare
    dei danni provocati dalle temperature impazzite che possono provocare terremoti
    ed uragani o maremoti come gli ultimi successi in Cina ed Indocina .
    infine l’idrogeno potrebbe essere usato per le navi da
    pesca e quindi pescare senza inquinare con un prezzo piu basso
    del petrolio . Vorrei segnalare anche la zona che va dalla piana di Catania
    ad agnone bagni si può realizzare un’altro parco eolico in grado di
    soddisfare un milione di persone ?
    insomma caro Sgarbi sfruttiamo il vento non è giusto che i petrolchimici
    inquinano l’aria bruciando petrolio per trasformarlo in idrogeno catturiamolo
    dal vento .
    non buttiamo via al vento tanta energia ricordati
    caro sgarbi che l’eolico non inquina e non produce
    danni alla salute come il carbone , petrolio o le scorie radiattive .
    ecco la mia classifica energetica che gli italiani dovrebbero perseguire :
    eolico 1 posto
    idroelettrico 2 posto
    nucleare e metano fotovoltaico solare biomasse 3 posto
    carbone e petrolio ultimo posto .

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  2. gli italiani consumano si e no solo circa
    24 twh delle 324 twh in energia elettrica
    per abitazione le rimanenti 300 sono consumati
    dal terziario , agricoltura ed industria quindi
    la lampadina a basso consumo non risolve la
    terribile situazione degli alti consumi in Italia .
    Se i nostri governanti avranno buon senso cercano di
    fare risparmio energetico tra il terziario , agricoltura ed
    industria : prima di tutto le ferrovie non debbono
    essere tassate da ponti sullo stretto o dall’Alitalia
    per il semplice motivo che se la crisi petrolifera
    è un problema persistente gli italiani non sono ricchi
    abbastanza da potersi permettere di viaggiare a prezzi
    esorbitanti nè tanto meno le merci .
    trovo invece giusto che si dia una sistemata alle ferrovie
    per far viaggiare merci e persone con un minor consumo
    energetico quindi non tanto la lampadina a basso consumo
    ma ci vorrebbero ferrovie a minor consumo energetico .
    con una sistemata alle ferrovie potremmo sperare la
    realizzazione di treni a levitazione magnetica in grado
    di dare le stesse prestazioni di velocità degli aerei .
    per quanto riguarda l’agricoltura ad esempio in sicilia
    si spendono enormi consumi di energia per la irrigazione
    di piante che richiedono molta acqua mentre invece potrebbero
    benissimo essere coltivate piante come ulivo vite o fico
    d’india , ed allora il governo dovrebbe dare degli incentivi
    a bravi imprenditori che ad esempio creano una industria della
    mostarda che è un dolce fatto da fichi d’india incentiverebbe
    la coltivazione di fico d’india .
    infine per l’industria eliminiamo i rami secchi che sperperano
    energia faccio un esempio diminuire le industrie che producono
    azoto come fertilizzanti ed aumentare le tecniche diversificate
    faccio un esempio coltivi le ulive ? a novembre ottobre pianta
    le fave in cambio di mettere fertilizzanti , poi esistono nuove tecniche
    che vanno dai lieviti ecc… quindi il governo dovrebbe dare incentivi
    ad una maggiore distribuzione delle coltivazioni e degli allevamenti
    per il semplice motivo che le fave prodotte da quel contadino siciliano
    non vadino a finire negli allevamenti del veneto .

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  3. Il mio Erasmus l’ho sostenuto a Londra, era un Placement, sono tornato da poco ed ho intenzione di scrivere un libro, che non tratterà esclusivamente questo argomento. Non ne sapevo niente della sindrome depressione Post-Erasmus, molto interessante, a me è capitato per qualche settimana….ma poi bisogna riattivarsi, e …. inevitabilmente al termine della laurea le valigie già sono pronte! La destinazione non è ancora certa, ma sarà una tra Culiacàn, Los Angeles e Londra!

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